L'IMPORTANZA DELLA PRESA IN CARICO PRECOCE NEI RITARDI O DISTURBI DEL LINGUAGGIO
Il disturbo di linguaggio è una patologia a livello funzionale che può essere evidenziata a partire dai 36-48 mesi, ma già dai 24 mesi ci sono degli indicatori che potrebbero portarci a pensare che il nostro bambino sviluppi in seguito un disturbo di linguaggio.
Questi indicatori sono:
• un repertorio ristretto di gesti articolatori che limita la capacità del bambino di produrre diversi tipi di consonanti (difficolta’ a muovere le labbra in modo da produrre il suono M – P – B)
• l’immaturità delle strutture sillabiche, con prevalenza di strutture semplici consonante-vocale
• un vocabolario ridotto
• una difficoltà di chiarezza
E’ importante sottolineare come, non tutti i bambini che presentano delle particolarità linguistiche a 24 mesi , possono evolvere in bambini che svilupperanno un disturbo di linguaggio; questo perché nel corso dello sviluppo e soprattutto in questa età così precoce, c’è molta variabilità individuale, cioè tra soggetto e soggetto.
Una presa in carico precoce, cioè a partire dai 30 mesi di età del bambino, ci consente di monitorarlo nel suo sviluppo (tipico o atipico che sia)a cicli di tre mesi circa in modo da avere sempre e costantemente sott’occhio l’evoluzione delle sue abilità linguistiche ed eventualmente intervenire il più precocemente possibile.
Se il bambino ha un’età al di sotto dei 30 mesi è opportuno procedere con una presa in carico indiretta che preveda incontri periodici e ravvicinati con i genitori ai quali vengano dati indicazioni e suggerimenti al fine di stimolarlo nel modo più adeguato e finalizzato possibile.
I vantaggi di un intervento precoce sono:
. riduzione dei tempi del trattamento in quanto il bambino è più recettivo alle stimolazioni e indicazioni che vengono proposte;
. riduzione del rischio che il disturbo di linguaggio evolva in età scolare in disturbo di apprendimento
. riduzione della frustrazione e dell’insuccesso da parte del bambino nello scambio comunicativo ( il bambino non viene compreso né in fase dichiarativa né richiestiva e il processo di comunicazione si ferma )
La valutazione logopedia in questa fase preventiva ha come obiettivo quello di stabilire se il difetto nel linguaggio sia di tipo evolutivo o altro e quindi se sia necessario o meno iniziare un trattamento.