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STALKING

 

Cosa si intende per stalking?

Il termine stalking deriva dal lessico venatorio, precisamente dall'inglese to stalk e significa appostarsi, sorvegliare una preda.

Ricalca l'attività del cacciatore, che studia i comportamenti delle prede, si apposta, le sorveglia e infine cerca di farle proprie.

Gli stalker, ovvero coloro che agiscono lo stalking, terrorizzano le loro prede tormentandole con continue telefonate, lettere minacciose, aspettandole sottocasa e pedinandole, arrivamdo in alcuni casi alla vera e propria violenza privata.

Nella grande maggioranza dei casi gli stalkers sono uomini e le vittime donne: quasi sempre alle spalle la vittima ha una storia d'amore con lo stalker che ha interrotto. Lo stalker non si è mai rassegnato alla separazione e continua a tormentare la sua ex amante. In una prima fase lo stalker cerca generalmente di riconquistare la sua amata, con regali e soffocandola di attenzioni. Quando diventa palese che i tentativi di riconquista non hanno portato a nulla, lo stalker generalmente passa alla fase detta della "vendetta" dove si compie la vera e propria persecuzione.

Secondo lo psicologo Harald Ege, per definirsi stalking, una particolare azione molesta va perpetrata con una frequenza settimanale e almeno per tre mesi. La legge americana individua invece come molesta già una proposta che venga rifatta dopo essere stata rifiutata già due volte.

 

Sempre secondo Ege esistono 3 tipi di stalking: lo stalking emotivo, lo Star Stalking, quello dei fans che infastidiscono le celebrità, e lo Stalking occupazionale, dove il conflitto nasce in ambito lavorativo.

Lo stalking emotivo, quello più diffuso, è quello che nasce in ambito privato, solitamente tra due ex amanti dove uno dei due non si è rassegnato all'abbandono.

Lo stalking delle celebrità potrebbe farci sorridere, e invece è un bel problema: molte star della musica, del cinema, della tv e dello sport vengono perseguitati giornalmente da fan che si identificano completamente con i loro miti e che non riescono a vivere senza di loro. Madonna nel 2007 ha dovuto approntare delle misure di sicurezza imponenti, più protettive di quelle dell'allora presidente degli Stati Uniti Georeg Bush. Il povero John Lennon è stato freddato per strada da un fans che completamente in trance e rapito dal suo personaggio era impazzito. La tennista Monica Seles è stata costretta al ritiro perchè perseguitata da un fan erotomane che le mandava a casa filmati e sue foto prese in situazioni inaspettate, alcune proprio sul campo da gioco.

Lo stalking occupazionale ha la stessa origine di quello emotivo: alla base di tutto c'è un “tradimento”, un comportamento da parte della dirigenza aziendale che non è stato accettato (tipicamente una mancata promozione, il far salire un collega al posto proprio, non aver più le attenzioni di un tempo da parte del proprio capo....).

 

In realtà la personalità dello stalker è dominata dal narcisismo e dal senso di onnipotenza: egli è totlamente preso da se stesso e non può tollerare di essere rifiutato. Il rifiuto di incontrarlo, da parte dell'ex amata, da parte del suo idolo o del capo, scatena in lui un senso di lesa maestà che gli suscita aggressività e violenza. Il suo senso di onnipotenza lo porta a giocare al gatto col topo cercando in tutti i modi di perseguitare le sue vittime e di esercitare un potere su di loro attraverso le azioni persecutorie.

Dal canto suo la vittima di stalking inizialmente si sente in colpa (in fondo solitamente si parte da un rifiuto da parte sua) e successivamente, quando le intenzioni dello stalker diventano moleste, si impaurisce, viene gettata in una fase di sconforto e si sente in balia del suo aggressore. E' frequente il vissuto tipo “spada di Damocle” in ogni momento, e in  modo imprevedibile, la vittima teme di veder comparire lo stalker, sul posto di lavoro, a casa sua, al telefono, vie e-mail.......

Il problema ora è: come ci si difende?

Il problema della vulnera bilità della vittima è il suo senso di essere in balia dello stalker. Perchè stia meglio deve fare 3 cose:- informare tutto il network sociale: spesso lo stalker per ottenere informazioni sulla vittima fa leva su tutte le vecchie conoscenze comuni, dagli amici al medico di base, che ingare della separazione, divulgano tranquillamente i recapiti, i numeri di telefono e le informazioni sulla persona vittima di stalking. Una volta un marito abbandonato aveva ottenuto il nuovo indirizzo della ex moglie con una banale telefonata all'assicurazione dell'auto. “Buongiorno, volevo solo sapere se mia moglie vi aveva comunicato il nuovo indirizzo?” L'operatore ha risposto “Guardi, noi abbiamo via Grandi 11, è giusto?” Quindi il primo comandamento è informare TUTTI che la relazione è finita, e che non avete nessuna intenzione di reincotnrare x.

- Non rispondere MAI allo stalker e non rispondere MAI ai numeri sconosciuti sul telefonino. E' anche possibile impostare il telefono di casa in modo che riconosca il numero del chiamante. Questo rinforza la sensazione della vittima che è possibile difendersi e diminuisce il vissuto tipo “spada di Damocle”

- se lo stalker ha trovato l'indirizzo di casa informare la Polizia che può anche appostarsi in seguito a un provvedimento del Giudice e sorvegliare a sua volta lo Stalker impedendogli di entrare in contatto con la sua vittima. Una volta una mia paziente ha ricevuto un messaggio “ti sto osservando”, ha risposto “lo so, saluta il commissario”. Per sdrammatizzare potremmo dire che la miglior difesa è l'attacco

Le persone vittime di stalking devono rivolgersi alla Polizia e denunciare lo stalker: lo stalking è un reato penale e, negli ultimi anni in Italia ci sono state delle sentenze esemplari che hanno condannato gli stalkers a anni di reclusione per violenza privata



 

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